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Codici ATECO 2025: riconosciuto il commercio dell’usato

Mercoledì 23 Aprile 2025

Finalmente il commercio dell’usato ha ottenuto un riconoscimento formale con l’introduzione del nuovo codice ATECO 47.91.10, specifico per l’intermediazione nel commercio al dettaglio di articoli di seconda mano. Si tratta di una svolta significativa, attesa da tempo e capace di dare chiarezza normativa e fiscale a un settore sempre più strategico per l’economia circolare.

Per lungo tempo chi operava nel secondhand e, nello specifico, nell’usato conto terzi, era costretto a utilizzare codici generici, adattati impropriamente a un’attività economica dalle caratteristiche ben precise.

Con l’introduzione del nuovo codice 47.91.10 il settore dell’usato conto terzi ottiene finalmente il riconoscimento che merita. Un passaggio fondamentale verso una maggiore trasparenza, legittimazione e valorizzazione di un’intera filiera.

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Cos’è un codice ATECO e perché è importante averne uno specifico

Ogni attività economica in Italia è identificata da un codice ATECO, una classificazione alfanumerica definita da ISTAT e utilizzata a fini fiscali, statistici e amministrativi. Il codice ATECO serve a descrivere in modo standardizzato il tipo di attività svolta da un’impresa, ed è richiesto in fase di apertura della partita IVA, per partecipare a bandi pubblici, per ottenere autorizzazioni locali e per la corretta applicazione delle normative fiscali e contributive.

Quando un’attività non dispone di un codice ATECO che la descriva correttamente, come è accaduto finora per il commercio dell’usato in conto terzi, si crea un vuoto normativo che può avere conseguenze concrete quali: difficoltà nell’inquadramento fiscale, esclusione da incentivi mirati, ostacoli nel rapporto con enti locali e istituzioni, nonché problemi operativi di ogni genere, come ad esempio, nel caso dei negozi dell’usato conto terzi, la difficoltà a disporre di spazi di magazzino o di parcheggio per i clienti. In poche parole, un settore senza un’identità formale rischia di restare ai margini, nonostante il suo peso economico e sociale.




Nasce il codice ATECO 47.91.10 dedicato al settore dell’usato

Con l’ultima revisione dei codici ATECO 2025, l’ISTAT ha finalmente introdotto un codice specifico per “Attività di servizi di intermediazione per il commercio al dettaglio non specializzato di articoli di seconda mano”: il 47.91.10.

Il codice è in vigore dal 1° gennaio 2025, ma operativamente utilizzato dal 1° aprile 2025. Riconosce formalmente l’esistenza di un’attività economica che, negli ultimi anni, ha conosciuto una crescita esponenziale grazie alla crescente attenzione verso la sostenibilità, l’economia circolare e il consumo consapevole.

Fino ad oggi, infatti, l’usato in conto terzi era invisibile dal punto di vista normativo. Veniva spesso inquadrato sotto categorie generiche come “altri servizi di intermediazione” o “commercio al dettaglio di altri beni”, senza una definizione precisa.

L’usato conto terzi è un modello di vendita in cui un soggetto – il punto vendita – si occupa di esporre beni di proprietà altrui, riconoscendo al proprietario una percentuale del ricavato al momento della vendita. Non si tratta quindi di un acquisto diretto, ma di un servizio di intermediazione che consente ai privati di monetizzare oggetti che non usano più, affidandosi a professionisti del settore. Stiamo quindi parlando di un servizio di compravendita in cui il punto vendita opera in nome e per conto di un cliente privato per aiutarlo a vendere un oggetto di sua proprietà. In Italia i negozi che funzionano in base a questa formula sono circa 3000, ed è questo è il sistema alla base dell’attività dei network in franchising Mercatopoli BABYBAZAR, brand gestiti da Leotron. Nei loro punti vendita, gli oggetti usati di proprietà di soggetti privati vengono messi in vendita con criteri professionali, trasparenza e strumenti digitali che permettono al proprietario di monitorare l’andamento delle vendite.

Con l’introduzione del codice 47.91.10 gli operatori di usato in conto terzi ricevono un riconoscimento fondamentale per:

  • migliorare la propria trasparenza fiscale del settore;
  • ottenere dati statistici più accurati e rappresentativi;
  • aspirare a bandi, incentivi e finanziamenti dedicati;
  • rafforzare la propria identità professionale;
  • evitare assurdità autorizzative in merito a layout e funzionamento della propria attività.




Leotron: da oltre 30 anni riferimento per il secondhand

In un mercato in costante espansione, Leotron si conferma partner strategico degli operatori dell’usato, sostenendo da oltre 30 anni lo sviluppo della secondhand economy attraverso software gestionali dedicati e supporto mirato agli operatori.

Con il nuovo codice 47.91.10, vede riconosciuta ufficialmente la validità di un settore che da sempre ha supportato, anticipandone esigenze e dinamiche evolutive. Alessandro Giuliani, fondatore di Leotron, ha espresso grande soddisfazione per questo risultato:

I negozi dell’usato in conto terzi hanno finalmente un codice ATECO che li rappresenta: è il 47.91.10. Considero questa grande novità un successo personale, oltre che di Rete ONU, visto che per questa richiesta, ero stato udito in Parlamento nel 2019. Sono felice di essere riuscito a contribuire alla crescita di questo settore.

Cosa cambia per gli operatori dell’usato?

Chi già opera nel settore potrà valutare, insieme al proprio commercialista, se aggiornare il proprio codice ATECO per allinearsi alla nuova classificazione. Questa operazione, sebbene semplice, porterà significativi benefici in termini di chiarezza fiscale e visibilità istituzionale, permettendo di entrare ufficialmente in una categoria economica finalmente riconosciuta.

Il team commerciale di Leotron, essendo specializzato nella secondhand economy, rimane a disposizione per supportare chiunque abbia bisogno di informazioni e chiarire eventuali dubbi sulla transizione al nuovo codice, garantendo assistenza professionale e mirata.

La creazione del codice ATECO 47.91.10 non è soltanto una novità burocratica, ma rappresenta il segnale tangibile di un cambiamento culturale ed economico sempre più orientato alla sostenibilità e al riuso consapevole.

Leotron è pronta a sostenere gli operatori in questa nuova fase di crescita, con soluzioni software innovative e consulenze specializzate.

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